Per promuovere il piacere della lettura e le abilità di comprensione del testo stimo leggendo in classe il famoso Cipí.

Per le attività relative all’ascolto e alla comprensione del testo abbiamo iniziato anche un apposito quaderno a righe di classe 2^, il quaderno di Cipí.

Sulla copertina abbiamo incollato un’immagine del libro, l’etichetta con una nuova parola da imparare “AUTORE” e il nome in due caratteri stampatello MAIUSCOLO e minuscolo.

Capitolo 1^

Per il 1^ capitolo di Cipí ho preparato una scheda. Il mio obiettivo era che i bambini comprendessero bene dove si svolgono i fatti narrati. Perché tutti potessero seguire l’attività ho proiettato sullo schermo digitale presente in classe la scheda.

Ci siamo soffermati subito sulla prima frase e sul primo disegno. Abbiamo osservato dalla finestra dell’aula i tetti delle case vicine e denominato le varie parti che lo formano e che potevamo scorgere. Sulla scheda abbiamo disegnato e colorato, abbiamo aggiunto, naturalmente, il nido di Cipí.

Dalle finestre dell’aula si possono osservare bene i tetti delle case vicine. Ci siamo affacciati tutti insieme e abbiamo visto le tegole, la loro forma, le grondaie, i comignoli, le antenne, i muschi che si formano, gli uccellini che si posano. Abbiamo immaginato dove avrebbe potuto essere posizionato il nido della famiglia di Cipí.

Per le altre frasi i bambini si sono alternati nella lettura e nel venire a scrivere i numeri corrispondenti ai disegni sullo schermo, così per tutti era chiaro come procedere.

Capitolo 2^

Dopo la lettura del secondo capitolo ho proposto un disegno. I bambini potevano disegnare la scena che preferivano dei capitolo letti. Abbiamo fatto insieme varie ipotesi, poi ognuno ha proceduto liberamente. In tanti mi hanno chiesto di potersi affacciare di nuovo alla finestra per osservare il tetto delle case vicine. Ne sono nati disegni bellissimi, significativi e delicati che denotano la comprensione del testo letto. I bambini hanno trasformato e riprodotto quanto ascoltato e compreso. Hanno unito conoscenze precedenti e nuove a quanto hanno ascoltato per realizzare i loro lavori.

Ho consegnato ai bambini un post it a forma di fumetto per scrivere in modo autonomo ciò che volevano far dire al passero. In questo momento non è importante la competenza ortografica, che ovviamente ancora non c’è, ma la comprensione di quanto ascoltato e la coerenza con quanto disegnato.

Abbiamo pensato insieme una frase da scrivere sotto al disegno relativa al capitolo ascoltato. Insieme abbiamo individuato le difficoltà o le particolarità presenti nella frase. I bambini si alternano nel venire ad evidenziarle anche allo schermo.

Per noi era la prima frase scritta sul quaderno a righe! I piccoli ne erano orgogliosi!

Capitolo 3^

Durante la lettura del 3° capitolo di Cipì ci siamo soffermati ancora sulle parole-rumore, le onomatopee. Ce ne sono tre in particolare sulle quali abbiamo riflettuto.

  • quando Cipì salta sul camino facendo op là
  • il battito forte del cuore spaventato dell’uccellino TUM TUM
  • il rumore sul vetro della finestra quando tenta di fuggire.

Ci siamo poi cimentati con il cruciverba o meglio con un CRUCICIPÍ! Perché tutti lo vedessero bene l’ho proiettato sullo schermo presente in classe. Abbiamo ripetuto cosa sia un cruciverba, e che alcune lettere sono in comune tra parole verticali e orizzontali. Aspetto non scontato che non tutti avevano avuto l’esperienza di fare o che avevano colto.

Questi incroci di parole sono poi un riepilogo di quanto accaduto nel capitolo e ci hanno permesso di ripeterlo insieme: di chi si parola, dove vive, dove è posto il camino, dove si rifugia il nostro piccolo protagonista…

Ci sono poi parole con suoni complessi come SC di scopa e ST di stufa, nonché la lunga parola FINESTRA, con tre consonanti vicine.

Il capitolo termina con un dei bambini che prende Cipì in mano stringendolo forte. Ho chiesto ai bambini di pensare a cosa sarebbe accaduto all’uccellino secondo loro. Ho chiesto dunque di fare delle ipotesi, le ho poi trascritte e date in fotocopia da incollare sul quaderno.

Capitolo 4^

Prima di leggere il capitolo abbiamo riletto le ipotesi di ognuno. Durante l’ascolto abbiamo confrontato le nostre idee e previsioni con quanto effettivamente veniva raccontato. Qualcuno di noi aveva proprio intuito correttamente, molti avevano fatto ipotesi che in parte si erano rilevate pertinenti.

Al termine della lettura ad alta voce siamo andati a caccia di parole inerenti a quanto ascoltato in un puzzle. A turno i bambini si sono alternati a leggere i termini proposti e a indicare un colore per cerchiarle. Così, senza quasi accorgersene, i miei piccoli alunni hanno letto le parole in stampato minuscolo!

Capitolo 5^

Durante il capitolo 5^ Cipí scopre il mondo. Vola con la sua Mammì alla scoperta della pianta, dei fiori, degli insetti, del nastro d’argento, dell’acqua.

La descrizione dell’albero su cui Cipí si ferma durante il suo primo volo è stata per noi l’occasione di osservare da vicino un albero fiorito. Vicino alla scuola, proprio nei giorni in cui abbiamo letto il capitolo, c’erano alberi con fiori di tenui colori rosa e bianco. Dopo averli osservati abbiamo riletto il passo e provato a realizzare “un albero di Cipí”.

I petali veri che abbiamo osservato da sotto le fronde cadono, come quelli descritti nel libro.

In una scatola ho poi riposto uno specchio. Ho chiesto ai bambini di guardare dentro la scatola, uno dopo l’altro, per vedere la foto del mio alunno preferito. Quando hanno sollevato il coperchio e si sono affacciati i miei piccoli alunni, hanno visto il loro volto riflesso nello specchio. Ridendo con stupore si sono spostai per lasciare posto al compagno successivo.

Non vi nego che è stata un’attività meravigliosa: con stupore ed espressioni divertite i bambini hanno scoperto chi è il mio alunno preferito! Una bambina si è girata ed ha esclamato:

Ma maestra, siamo tutti, tutti noi!

Come Cipí anche loro si sono visti riflessi!

Capitoli 6^ – 7^

I capitoli 6 e 7 portano nuovi personaggi nel racconto. La dolce Margherí e il temibile animale coi baffi e gli artigli invisibili, il gatto.

Dopo l’ascolto i bambini si sono esercitati nella lettura di frasi sia in maiuscolo che in minuscolo.

Abbiamo colorato le immagini in fondo e scritto in minuscolo i nomi.

A questo punto del racconto ho consegnato anche una scheda per fissare i nomi dei personaggi e dei luoghi citati proponendo un’associazione tra MAIUSCOLO e minuscolo. Unendo così un’attività tipica del riconoscimento dei due caratteri alla comprensione del testo proposto.

Capitoli 8^ e 9^

Durante la lettura di questi due capitoli accadono numerosi fatti che sono collegati l’uno all’altro secondo il rapporti di causa – effetto. Sono due capitoli che coinvolgono i bambini perciò ho predisposto dei momenti di riflessione e di analisi di tre episodi descritti, per ognuno i bambini hanno rappresentato con il disegno il possibile effetto che ricordavano.

Dal punto di vista orale ho chiesto, uno ad uno di raccontarmi cosa avevano disegnato, come indicazione ho dato quella di usare quindi al posto della freccia.

Come fatti mi sono soffermata su:

  • COSA É SUCCESSO DOPO CHE IL CONTADINO HA SPARATO UN COLPO DI FUCILE?
  • COSA HA FATTO CIPÍ DOPO CHE PASSERÍ GLI HA CHIESTO AIUTO?
  • COSA HA FATTO CIPÍ QUANDO PASSERÍ HA DETTO DI AVERE SETE?

Cipí nel 9^ capitolo alta la compagna ferita affermando che :

Cipí non tradisce gli amici!

Mi sembrava un ottimo spunto di riflessione chiedersi cosa significhi questa espressione. Ho raccolto le osservazioni personali dei bambini, le ho trascritte e date in fotocopia: ormai la mia scrittura è in stampato minuscolo, una volta incollato il foglio sul quaderno ognuno ha colorato in giallo il proprio nome, sottolineato e letto la propria affermazione.

Capitoli 10^ e 11^

Solo lettura dei capitoli con momenti mirati di interruzione per guidare la comprensione.

Capitolo 12^

Il capitolo 12^ descrive un terribile temporale che offre la possibilità di lavorare sulle sequenze (o sulle scene) del racconto ascoltato. Noi abbiamo dedicato una pagina del quaderno ad ognuna, abbiamo inserito in altro le parole del tempo con i colori per noi convenzionali, abbiamo realizzato un piccolo disegno e scritto una didascalia ed un fumetto per ognuna delle 5 sequenze.

  1. Arrivano i venti – disegno con fumetto di Cipí
  2. Il nuvolone scuro – disegno con fumetto del nuvolone
  3. Il cielo è un campo di battaglia – disegno con fumetto delle nuvole
  4. I passeri del tetto si spaventano – disegno con fumetto di Cipí
  5. Palla di fuoco fa tornare il sereno e spunta l’arcobaleno – disegno con fumetto del sole

Nell’ultimo fumetto ogni piccolo ha scritto ciò che preferiva.

Per scrivere i fumetti ho consegnato dei post it a forma di nuvoletta che trovate qui.

Durante il lavoro ho riletto ai bambini le parti una a una mentre disegnavano per pensare poi insieme la didascalia da scrivere sotto.

Capitoli 13^ e 14^

Solo lettura dei due capitoli cercando di proporre domande guida per aiutare la comprensione.

Capitoli 15^ e 16^

Cambia la stagione, arrivano il freddo, il vento spazzino e la fame. La vita diventa dura e difficile per Cipí e gli altri passeri. In questi capitoli vi sono espressioni e modi di dire che hanno bisogno di essere colte con la guida dell’insegnante, come “Palla di fuoco sta male” oppure “le gocciole giocano a fare le stelline bianche” o “farfalle bianche e leggere”. Quindi abbiamo cercato di riflettere e di discutere insieme di quanto stava accadendo attorno a Cipí. I bambini avevano tanto da raccontare e da riferire.

Questi capitoli ci hanno permesso dunque di lavorare sia sulla comprensione del testo sia sulla riflessione del tempo ciclico, del variare delle stagioni e delle loro caratteristiche.

Come lavoro individuale sul quaderno abbiamo svolto un VERO O FALSO? Lettura di frasi in stampato minuscolo inerenti ai due capitoli e colorazione del pallino relativo.

Capitolo 17^

Con l’inverno il freddo, la candida neve che copre come un manto ogni cosa la vita per i passeri si fa proprio difficile. In più c’è l’uomo con le sue insidie, le illusioni e i tranelli che mettono a dura prova i passeri tel tetto.

I miei piccoli ascoltatori sono rimasti molto colpiti dalle varie traversie e vicissitudini dei poveri uccellini. Il loro coinvolgimento è cresciuto capitolo dopo capitolo, la richiesta di leggere e di scoprire insieme cosa accadeva a Cipí si è fatta insistente.

Ecco qui sotto l’attività che ho proposto dopo la lettura del capitolo: esercizio riconoscimento minuscolo, cogliere aspetti del brano ascoltato da ripetere insieme.

Capitolo 18^

In seguito alla lettura del capitolo 18, che ha coinvolto molto i bambini, ho proposto il disegno per raccontare quanto ascoltato. I bambini hanno poi aggiunto una didascalia. Il disegno si rivela uno strumento potente e completo per trasmettere quanto appreso, per aiutare poi i bambini a giungere ad una comprensione profonda del testo.

Nei vari disegni dei bambini, tutti diversi uno dall’altro, i piccoli hanno rappresentato e inserito in modo personale gli elementi descritti o raccontati dall’autore. Quello che mi stupisce è la ricchezza dei particolari, l’attenzione ai dettagli e le diversità presenti, ogni illustrazione è il frutto della personale rappresentazione di quanto ascoltato e compreso.

Dal capitolo 20^

Siamo arrivati all’ultima parte del libro sul finire dell’anno scolastico quando si sommano anche tante altre attività.

Il personaggio su cui ci siamo soffermati è IL SIGNORE DELLA NOTTE. Abbiamo fatto insieme tante ipotesi su chi potesse essere: un gatto, un uccellino, un falco, un’aquila, un gufo, una volpe…

Man mano che il racconto procedeva le caratteristiche si delineavano e tutti abbiamo capito chi fosse e Pian piano si sono svelati i suoi inganni.

Come attività sul quaderno ci siamo esercitati con la lettura di un brano tratto dal libro e la realizzazione (o meglio il completamento) di un disegno.

Conclusione

Leggere ad alta voce in classe significa promuovere le capacità di ascolto e di comprensione. I bambini vanno guidati all’attenzione pian piano, libro dopo libro. Cercando di variare le tipologie narrative per arrivare a incuriosire, a interessare e a coinvolgere tutti. Scegliendo racconti evocativi, motivanti, stimolanti, naturalmente in base all’età dei piccoli.

Non si può pensare che i bambini stiano fermi in ascolto dalla prima lettura. Qualcuno la prenderà come occasione di gioco o come momento di disturbo, altri saranno coinvolti e affascinati solo per pochi minuti. Concediamo tempo perché si abituino e concediamo a ciascuno la possibilità di trovare la propria, personale, modalità di mettersi in ascolto attivo.

Alcuni si siederanno volentieri vicino all’insegnante che legge, altri preferiranno sedersi sotto i banchi, altri ancora chiederanno di stare al posto a riprodurre una cornicetta (io propongo loro anche di fare un disegno o di appoggiare la testa tra le braccia). Tutto ciò è normale e favorirà la partecipazione, l’ascolto, il coinvolgimento durante le lettura ad alta voce dell’insegnante.

Ho condiviso i materiali relativi a questa lettura ad alta voce per cercare di offrire un possibile spunto, tante sono le proposte che si possono produrre partendo da un libro di narrativa così importante, significativo, appassionante, senza tempo che fa parte della nostra letteratura per l’infanzia.

Link utili

Il libro di MARIO LODI

Fumetti post it