In classe seconda, nelle settimane che precedono il Natale, costruiamo con l’aiuto di un albo illustrato un alfabeto della gentilezza, individuiamo la successione del testo narrativi, ci esercitiamo con il lessico e l’ortografia.
Ho proposto la lettura di uno albo illustrato che si presta a parlare di gentilezza e a individuare la successione dei fatti in modo chiaro, Una lettera piena d’amore .
Era lì che borbottava con lo sguardo puntato a terra, quando… vide una cosa strana.
Non era una ghianda. Né una foglia. Non era niente di simile a quello che trovava in giro durante le sue passeggiate.
É un albo illustrato tenero e dolce. I protagonisti sono tre amici che vivono nel bosco: Riccio, Lepre e Scoiattolo. Riccio per caso trova una lettera a terra, non una lettera qualsiasi, ma una lettera tenera e gentile, una lettera piena d’amore. Da qui nasce un malinteso che innesca una serie di fatti uniti insieme dalla….gentilezza.
I tre amici, con l’aiuto di un romantico topolino, ci fanno riflettere con semplicità sul significato dell’amicizia. Ci dimostrano il valore delle parole, ci aiutano a cogliere la forza di poche tenere parole. Quanto le parole gentili influiscono su ognuno di noi? Quanto bene ci regala ricevere un pensiero espresso con parole cortesi?
Attività didattiche
Naturalmente la lettura dell’albo Una lettera piena d’amore ci aiuta a riflettere sulla gentilezza e in particolare, sulle parole della gentilezza. È l’occasione perfetta per scrivere insieme l’alfabeto della gentilezza, trovate qui sotto delle schede con tante parole gentili che potranno diventare un cartellone da appendere in aula.
Sul quaderno noi abbiamo scritto le parole gentili in ordine alfabetico e ne abbiamo aggiunto altre, pensate insieme.
Successione
Una lettera piena d’amore si presta a cogliere la successione degli eventi. La narrazione è un susseguirsi di fatti legati alla lettera e ai 3 amici. Dopo aver ascoltato il racconto, noi abbiamo individuato l’ordine dei ritrovamenti della lettera, abbiamo completato le frasi e le richieste e infine le abbiamo incollate in ordine sulla griglia che trovate qui sotto. Le attività le abbiamo svolte lavorando in coppia.
Per abituare i bambini a non cogliere la successione solo organizzandola in modo verticale, ho proposto anche la struttura disposta in orizzontale. Questo secondo riordino dei fatti può essere un’attività conclusiva individuale da svolgere in classe o come compito per casa. La narrazione finale potrà essere l’occasione per far esercitare i bambini nell’oralità.
Dopo aver compreso il racconto, ci esercitiamo con la scrittura. Per prima cosa rispondiamo in modo completo a due domande, per concludere l’analisi del racconto.
Visto che il Natale si sta avvicinando, perché non donare ad un compagno un pensiero affettuoso? Prendendo spunto dall’albo Una lettera piena d’amore, anche noi ci cimentiamo a scrivere una breve lettera, un messaggio gentile da scambiare, in modo anonimo, tra i banchi.
Noi abbiamo utilizzato questa struttura. Ogni bambino ne ha ricevuto una, stampata su carta azzurra, per riprendere i colori del libro, in una busta fermata da un cuore. A casa ha completato con un breve messaggio gentile e l’ha riportata a scuola per un cortese scambio natalizio.
