Eccomi a raccontarvi della mia proposta di quest’anno: la conferenza!

A settembre ho proposto ai miei alunni di classe 5^ una nuova attività a cadenza settimanale. Avrei dato loro circa dieci minuti all’inizio della lezione, il lunedì in una sezione e il venerdì nell’altra, per parlare di un argomento a scelta, un argomento che piaceva a loro.

” Possiamo parlare anche di qualcosa che non è di scuola?”

“Ma posso anche parlare di auto?”

“Potrei parlare anche di un gioco?”

Certo! Potevano presentare alla classe l’argomento che preferivano: un animale, un mestiere, una canzone, un passatempo, uno sport, un film… qualunque cosa!

Dopo l’incredulità iniziale hanno subito iniziato a pensare e a propormi le varie tematiche di cui avrebbero potuto parlare: entusiasmo, felicità desiderio di mettersi in gioco! Quante emozioni, quante aspettative aveva innescato questa nuova proposta!

Durante il calendario delle emozioni in tanti mi hanno detto: “Sono felice perché oggi ho fatto la mia prima conferenza”!

Il cartello e la cartelletta

La cadenza

In una classe il giorno dopo la mia proposta avevo già un conferenziere prenotato per la prima data disponibile. Nell’altra sezione hanno preferito riflettere a attendere due settimane…

Inizialmente ho utilizzato il “calendario degli impegni di classe” : con un cerchietto a pennarello ho indicato le date disponibili per le conferenze e liberamente i bambini, a matita, segnavano nome e argomento della loro conferenza.

In breve tempo però le date erano tutte occupate, fino a dicembre!

Ecco qui il nostro “calendario degli impegni di classe” con la rima prenotazione per una conferenza

Quindi ho messo i fogli di un calendario, un mese dopo l’atro, appesi a disposizione dei bambini perché potessero segnare le date della prima (poi della seconda e terza conferenza) che intendevano tenere.

Quando l’attività è stata svolta io metto una stellina adesiva.

L’alternanza

Abbiamo concordato di scrivere nome e argomento a matita per poter eventualmente variare data a causa di assenze, malattie, impedimenti dovuti al complicato periodo. In questo modo i nomi potevano essere facilmente spostati e sostituiti.

Solo gestire un simile calendario-agenda è stato interessante per i bambini. Si è rivelata anch’essa un’attività educativa e formativa nella gestione del tempo, nel cogliere il suo fluire e il succedersi di giorni, settimane, mesi, anni…

Inoltre tale chiara e condivisa proposta di alternanza non ha dato edito a discussioni o fraintendimenti, le date disponibili, tolte le festività, erano evidenti e disponibili per tutti!

É capitato che alcuni bambini si iscrivessero e poi per timore, per pudore o insicurezza cancellassero il proprio nome. Non ho insistito, li ho lasciati liberi.

Le modalità

Ho chiarito fin da subito ai bambini che avrebbero fatto loro i maestri, parlando, raccontando, spiegando un argomento che a loro piaceva tanto.

Ho specificato che sarebbe stato meglio prepararsi prima, non si poteva improvvisare! Quindi meglio scrivere, ad esempio, degli appunti su un foglio.

Ho fatto vedere la cartelletta cartonata (e igienizzabile) che avrei dato al conferenziere di turno per poter andare meglio a leggere quanto scritto.

Anche poter tenere qualcosa in mano e gestire così il timore e l’ansia di parlare davanti a tutti, per qualcuno, era un valido motivo di avere un supporto.

Cartelletta per le conferenze

“Ma possiamo fare anche dei disegni?”

“Ma possiamo portare delle foto?”

“Posso fare un cartellone?”

“Ma posso anche usare la Lim per far vedere le mie foto?”

Erano partiti, pronti verso… la pianificazione e l’organizzazione del lavoro!

Ognuno era libero di preparare la propria esposizione dell’argomento amato come preferiva: libri, immagini, foto stampate o proiettate, cartelloni, presentazioni, appunti a mano, al pc, ordinati o scarabocchiati, evidenziati con colori sgargianti o stampati con un carattere grande, ciò che preferivano, che potevano, che riuscivano!

E così è stato!

Obiettivi

Tale attività era anche per me una novità. Non l’avevo mai proposta nelle mie classi.

Si è rivelata una fonte di stimolo per i bambini, di osservazioni significative per me.

Il mio intento era, ed è, che i miei alunni comprendano l’importanza di:

  • pianificare un’attività in autonomia
  • definirne tempi e modalità
  • gestire la preparazione dei materiali per l’intervento
  • illustrare il proprio lavoro in modo organizzato
  • esporre davanti alla classe in modo chiaro
  • rifare la stessa attività migliorando la propria prestazione

Vi pare poco?

É tantissimo!

I bambini sono stati bravissimi!

Aspetti organizzzativi

Come vi dicevo hanno accolto questa proposta con entusiasmo, era una nuova sfida, un’attività diversa in cui si mettevano in gioco, dimostravano di essere “competenti” , per usare un termine così amato ora nella scuola.

Naturalmente, dietro a tanta effervescenza, c’era anche chi si è tenuto in disparte e il cui nome non compariva nel calendario.

Ho lasciato che i più coraggiosi e spavaldi provassero, rompessero il ghiaccio e prendessero gli applausi. Ogni conferenza, tutte le conferenze, finiscono con un applauso!

Dopo i primi mesi ho iniziato a specificare che tutti avrebbero dovuto iscriversi per una conferenza, che potevano pensarci ancora un po’, ma che volevo che tutti provassero.

Pian piano sono apparsi i nomi dell’intero elenco. Hanno chiesto anche di poter fare conferenze in coppia sullo stesso argomento. Non essendo facile trovarsi (a causa del difficile periodo) si sono autonomamente suddivisi i compiti: chi faceva una parte introduttiva, che raccontava un aspetto, chi concludeva…

Così pian piano, soli o in coppia, tutti i bambini hanno ormai svolto la loro conferenza.

Ora, per poter fare anche la terza o la quarta conferenza, mi hanno chiesto se a maggio possono fare una conferenza in tre!

Esempi

Gli argomenti che i bambini hanno proposto nelle loro conferenze sono stati i più disparati:

  • Gli sport: la pallavolo, il nuoto, l’arrampicata sportiva, l’Hip Hop…
  • Luoghi: un arcipelago, la città di Padova, la città di Venezia …
  • La macchina da scrivere “Olivetti 22”
  • I Pokemon
  • Gli animali: la tigre, il puma, il gatto, il cavallo, il criceto, le galline …
  • Le automobili: Lamborghini, Opel insigna ….
  • Il soccorso alpino
  • Tea Stilton
  • Il pianoforte
  • Le caravelle di Cristoforo Colombo
  • Le potenze (argomento matematico!)
  • I giochi: le carte da briscola, scappa e prendi…
  • L’arte
  • Le differenze tra italiano e dialetto locale
  • Viaggiare con il camper
  • L’arma dei Carabinieri
  • Le carte da gioco
  • La geologia
  • Scappa e prendi …

Argomenti che non mi sarei mai aspettata. Ho imparato tantissimo anch’io.

I bambini, originali e creativi come sempre, hanno approfondito in modo diverso. C’è chi ha chiesto aiuto ad amici di famiglia, chi è andato in biblioteca, chi con genitori e fratelli ha cercato in internet o su dei libri che avevano a casa.

Devo dire che si è creata una preziosa collaborazione per arrivare ed essere pronti per la conferenza!

Materiali prodotti dai bambini

Alcuni hanno portato foto che abbiamo appeso alla lavagna, altri hanno creato ricchi cartelloni che abbiamo poi messo in alto nei corridoi. C’è chi è arrivato con appunti al pc e presentazione PPT da proiettare alla Lim. Altri ancora hanno creato splendidi ed elaborati modellini in cartone (della Lamborghini) o portato gli oggetti da descrivere, come la vecchia macchina da scrivere che è stata portata prima, sistemata su un banco e coperta con un panno, poi con uno splendido colpo di scena è stata svelata.

Alcuni hanno pensato poi anche alle domande finali da rivolgere ai compagni, per controllare se erano stati attenti!

Molti hanno portato oggetti per coinvolgere maggiormente i compagni (peluche, attrezzi ginnici, palloni, stecche da hockey, minerali, stemmi…) o hanno fatto eseguire dei giochi per far comprendere meglio l’argomento.

Due bambine hanno preparato e ballato una semplice coreografia per mostrare alcuni movimenti di Hip Hop, naturalmente con le musiche adeguate salvate in un ppt che le ritraeva in foto, scattate a casa, nelle stesse pose: dalla teoria alla pratica!

C’è chi si è fatto portare la mattina in anticipo dai genitori, sapendo che io arrivo sempre presto, per provare alla Lim il PPT preparato: “Sai maestra ci ho messo anche gli effetti speciali, le foto girano e spariscono, vorrei controllare che si vedano anche col tuo computer”.

Oppure: “Possiamo venire prima per provare il balletto? Forse è meglio spostare due banchi in prima fila… possiamo provarlo insieme la mattina presto, perché di pomeriggio non riusciamo a trovarci.”

Ancora: “Posso far portare da mio papà il giorno prima il modellino che abbiamo creato col cartone, così al mattino è già qui e lo possiamo coprire con una stoffa di modo che nessuno lo veda fino al momento giusto?”.

La scuola non è anche un luogo di incontro, di scambio, di crescita insieme?

Conclusione

Al termine di ogni conferenza c’è lo spazio dedicato alle domande.

Tutti hanno dovuto rispondere a curiosità finali, anche sui tempi e sulla modalità di organizzazione dei materiali per la conferenza. I conferenzieri hanno imparato, hanno compiuto un passo avanti, si sono messi in gioco. I bambini hanno dovuto organizzare, pianificare, preparare, studiare…

Ogni bambino hanno ricevuto uno scroscio di applausi.

Link utili

Calendario delle emozioni