Se siete in classe 1^ potrebbe essere una buona idea proporre l’ascolto di un testo per cominciare a conoscere i bambini, per poterli osservare mentre lavorano in tante differenti proposte successive. Un racconto che parola del bosco e di simpatici animali, ma anche di diversità, di unicità e di amicizia.

Io ho pensato di leggere a voce alta, più volte, durante le prime settimane di scuola questo testo, LA COSA PIÚ IMPORTANTE tratto dal bellissimo albo illustrato di A. Abbatiello edito da Fatatrac.

Prima lettura

Ci siamo soffermati su questo racconto più volte durante le prime due settimane di scuola. Una prima volta l’ho letto, cercando di modulare bene la voce per catturare l’attenzione dei piccoli. Ho proposto ai bambini di sederci tutti a terra, vicini, durante l’ascolto. Era la prima volta quindi si sono creati momenti di confusione, dispetti e non tutti hanno seguito tutta la mia lettura. Sono piccoli, non si può pretendere che già alla prima proposta di ascolto siano tutti partecipi. Ho utilizzato questa lettura per attività orali, ho interrotto la narrazione e ho chiesto, ad esempio:

  • DOVE SONO I PERSONAGGI?
  • DI CHI SI PARLA?
  • QUANTI ANIMALI CI SONO IN QUESTO RACCONTO?
  • CHI DI VOI HA MAI VISTO UNO SCOIATTOLO?
  • SAPETE DOVE VIVE IL GUFO?
  • C’É ANCHE UN CERVO IN QUESTA STORIA? ….

Osservazioni che si possono compiere

La lettura di questo testo per me è stata l’occasione per compiere molte osservazioni. Le attività sono molteplici, alcune richiedono tempo, calma e molte abilità. In tutte le occasioni ho lasciato che i bambini lavorassero vicini, con i banchi disposti in coppie o terzetti, perché potessero aiutarsi e sentirsi rassicurati dall’aver vicino un compagno durante le prime richieste scolastiche. Mentre i bambini procedevano sul quaderno li ho sempre supportati passando tra i banchi, aiutandoli, se necessario, nelle fasi di ritaglio, o fornendo ulteriori spiegazioni.

Abilità osservate:

  • Ascoltare
  • Partecipare
  • Scrittura spontanea
  • Memorizzare alcuni elementi del racconto
  • Individuare i momenti successivi del racconto (riordino immagini)
  • Raccontare oralmente – riordinare sequenze – strutturazione frasi – utilizzo nessi temporali
  • Organizzare gli elementi in uno spazio dato – motivare le proprie scelte
  • Rispettare sequenze e ritmi dati
  • Ritagliare
  • Colorare rispettando bordi e indicazioni fornite
  • Impugnatura corretta di matita e forbici.

Letture successive e attività

I giorni successivi, seguendo le stesse modalità, tutti seduti a terra vicini, ho riletto il racconto e ho fatto seguire le prime attività sul quaderno.

Trovate il testo e le proposte in due versioni: bianco e nero (tranne per un particolare verde e alcuni disegni), o nella versione colorata.

Ecco la versione in bianco e nero (o quasi). Ho lasciato alcuni elementi colorati perché i bambini avessero dei riferimenti, ma si possono anche stampare tutte le schede in bianco e nero e proiettare colorate sulla Lim per dare delle indicazioni da seguire ai bambini.

Ho stampato colorata la pagina in cui riprodurre il ritmo perché i bambini avessero dei riferimenti per colorare successivamente e ho stampato colorata (con solo il pallino verde) la pagina con le sequenze da riordinare, in alternativa si può colore il pallino con un pennarello.

Ecco la versione colorata. In questa versione tutte le pagine sono colorate, sicuramente più accattivanti!

Dopo il primo ascolto ho proposto ai piccoli di fare un disegno di quanto ascoltato, potevano inserire gli elementi e i personaggi che preferivano, 5 o 6 in tutto. Ho chiesto poi di scrivere vicino ad alcuni, come erano capaci, i nomi degli elementi raffigurati. Questa “prova di scrittura spontanea”, svolta nella prima settimana di scuola, è stata un flop! Alcuni bambini hanno disegnato e scritto, come erano capaci, i nomi di alcuni elementi, molti invece non l’hanno fatto, forse per timore di non riuscire, forse per insicurezza o per incertezza sulla richiesta insolita. Non ho forzato nessuno. Ho aspettato di concludere questa attività, qui sotto trovate tante altre proposte che mi sono state utili come osservazione, e ho riproposto poi un’altra prova di scrittura spontanea che invece è stata efficace!

Primo lavoro sul quaderno

Dopo essermi accertata che tutti avessero compreso il racconto, aver ripetuto i personaggi e il luogo ho proposto ai bambini di lavorare sul quaderno.

La prima attività che abbiamo svolto è stata l’individuazione dei personaggi: abbiamo osservato bene la scheda, nominato i vari animali raffigurati e poi ho riletto nuovamente il racconto. Come strategia ho suggerito ai piccoli di indicare con una piccola X a matita l’animale che sentivano nominare per non dimenticarsene. Al termine della rilettura ogni bambino ha colorato solo gli animali protagonisti del racconto. Trovate la scheda nel file insieme al testo.

Secondo lavoro sul quaderno

Come seconda proposta abbiamo riordinato il racconto seguendo l’ordine cronologico. Gli elementi che potevano aiutare i piccoli a ricordare erano presenti nei fumetti.

I bambini hanno lavorato vicini, in coppie o terzetti, per aiutarsi e supportarsi a vicenda nel ritaglio e nel riordino.

Al termine dell’attività, mentre tutti coloravano le vignette preferite, ho chiamato un bambino alla volta a raccontarmi la storia ascoltata e riordinata. Ho potuto così annotare le loro capacità di espressione orale, il tipo di linguaggio utilizzato e le frasi che riuscivano a strutturare su un racconto ormai noto.

Terza attività sul quaderno

A questo punto abbiamo lavorato su un foglio verde A4 poi incollato al centro di due pagine del quaderno con in alto il titolo. La mia richiesta è stata di ritagliare i vari elementi consegnati in fotocopia e di incollarli sul foglio verde nel modo che ritenevano più opportuno.

Questa qui sotto è una prova sul mio quaderno.

Ho proposto, a chi voleva, anche un ritaglio di carta azzurra per rappresentare un piccolo stagno o un ruscello. Per me è stata l’occasione di osservare come i piccoli sistemavano gli elementi sul foglio verde, la loro capacità di utilizzare lo spazio e gli abbinamenti logici compiuti.

Infine ho chiesto loro di raccontarmi cosa avevano fatto, come era venuto il loro “boschetto” e le motivazioni dei loro raggruppamenti, se ce n’erano. Alcuni hanno infatti disposto tutti gli elementi in fila, altri hanno posizionato i vari elementi negli angoli, altri ancora hanno creato opportuni raggruppamenti di elementi, ad esempio il tronco che galleggia nello stagno, oppure il riccio vicino all’albero e al fungo.

Ultime attività

Come ultime attività abbiamo realizzato un ritmo e un puzzle.

Seguendo il ritmo dato i bambini dovevano ritagliare gli elementi, riprodurlo e colorarlo.

Per il puzzle si può lavorare così: ritagliare il titolo e incollarlo in alto sulla pagina, poi mettere via il quaderno e lavorare su mezzo foglio A4 colorato, ad esempio verde per ricordare i colori del bosco. Ogni bambino ritaglia le striscioline, ricompone il puzzle e infine lo incolla sul quaderno. Questa attività è piuttosto lunga, può essere svolta in due giornate. Quanta fatica!

Trovate tutte le schede nei file insieme al testo!

Conclusione

Quante abilità si possono osservare partendo da un unico testo? Davvero tantissime!

Le attività che trovate qui ci hanno impegnati per parecchi giorni. Ci vogliono, calma, pazienza, tempo e un po’ di supporto per poterle svolgere tutte. Credo sia importante non avere fretta, in ogni proposta sono racchiuse molte abilità che non tutti hanno sviluppato allo stesso grado, concediamo tempi distesi e spazio sufficienti.

Per costruire questo percorso iniziale ho preso spunto da un’attività presente su un numero di qualche anno fa della rivista La vita scolastica di Giunti editore, poi adattandola e ampliandola alle mie necessità.

Link utili

Questo è l’albo da cui sono partita per costruire questa attività, LA COSA PIÚ IMPORTANTE edito da FATATRAC.

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