Vuoi conoscere delle buone prassi per la gestione della classe? Stai leggendo l’articolo giusto allora!

Non è semplice entrare in classe e condurre la lezione prefissata, ci sono mille variabili e tante situazioni diverse che possono compromettere il buon esito anche della preparazione più accurata.

Delle giornate basta essere affaticati, avere dei pensieri che ci frullano in testa o semplicemente non avere dormito bene la notte precedente che la gestione della classe sembra divenire un’impresa titanica: tutti urlano, si muovono scomposti, si fanno dispetti e nessun richiamo pare funzionare!

Ci sono poi classi numerose e turbolente, pluriclassi, sezioni con pochi alunni, ma davvero impegnativi. Nelle nostre aule ormai ci sono tanti bambini quanti acronimi che indicano difficoltà, disturbi, bisogni di aiuto o di particolari attenzioni, tutti i nostri alunni hanno dei bisogni educativi speciali, tutti hanno bisogno di essere inclusi!

Come districarsi in questi ambienti così complessi?

Purtroppo una formula magica valida sempre e per tutti non esiste. A volte, non sempre, qualche strategia però aiuta! 

L’importante è proporre le strategie scelte per la gestione della classe in modo convinto, costante, sistematico e i risultati si noteranno: calma, silenzio, tranquillità si vedranno, eccome!

9 STRATEGIE

Qui di seguito propongo 9 possibili strategie per la gestione della classe. Non sono da applicare sempre e tutte insieme. Molto dipende dai bambini che si hanno difronte, dalla numerosità della sezione e dallo stile di insegnamento individuale.

Se ne possono usare alcune e tralasciarne altre, alternarle a seconda del periodo e di come reagiscono la classe e/o i singoli alle proposte.

1 ORGANIZZAZIONE

Predisporre un ambiente o più ambienti ben organizzati: spazi ben definiti, sistemazione adatta all’attività degli arredi, finalità chiare da spiegare subito ai bambini.

“Oggi trovate i banchi sistemati a gruppi di 4 perché lavorerete insieme per scrivere delle frasi”.

“Qui in corridoio ho sistemato dei banchi per poter dipingere lo sfondo del disegno: ci andrete tre alla volta per poter colorare con calma”.

“Prima di lavorare sul quaderno andremo in palestra a svolgere un’attività e un gioco di squadra”.

Trovare gli spazi già definiti, organizzati, strutturati per uno scopo preciso e chiaro aiuta i bambini a contenersi, a comprendere ciò che gli verrà chiesto e per quale motivo.

Concorre a frenare l’ansia e a cogliere il fluire del tempo, attiva consapevolezza e attenzione.

2 CREARE DELLE ROUTINES

Fissare delle routines è alla base dell’educazione fin da piccolissimi. Continua ad essere fondamentale anche alla scuola primaria.

Nella mia scuola si entra dal portone ed ogni classe ha un suo spazio nei saloni in attesa dell’inizio delle lezioni.

Al suono della campanella si salgono le scale e si va allo spogliatoio.

Nelle mie sezioni poi in fila ci si avvia verso l’aula, si sceglie un saluto prima di entrare.

Seduti al posto i bambini organizzano il loro banco predisponendo i materiali: astuccio e quaderno di solito.

Si aggiornano i calendari…

E via discorrendo.

Una serie di azioni che si ripetono immancabilmente, con poche variazioni. Che i piccoli imparano a conoscere, a fare proprie. Scandiscono le loro giornate, li definiscono, li rassicurano.

Le routines aiutano tantissimo nella gestione della classe: rendono i bambini più sicuri e autonomi.

Ogni insegnante attua quelle che ritiene più opportune in base alla classe, alle esigenze presenti e al proprio stile di apprendimento.

3 ANTICIPARE LE ATTIVITÁ CHE VERRANNO SVOLTE

Annunciare ad inizio giornata le attività che si svolgeranno.

Io utilizzo una lavagnetta bianca che completo al mattino presto, prima dell’arrivo dei bambini in aula. É appesa in modo ben visibile dia tutti gli alunni. Vi assicuro che la guardano subito, tutti, mentre si siedono al banco e sistemano la cartella.

Sapere cosa si svolgerà e coglierne anche i tempi aiuta a dare scansione alla giornata scolastica, attiva la concentrazione e aiuta a riflettere sulle attività che si svolgeranno, a individuare il prima prima e il dopo, a gestire l’ansia, a pianificare gli impegni e le richieste, a sviluppare la metacognizione.

Quante abilità in una piccola lavagnetta!

La mia lavagnetta appesa in classe

Per i bambini più piccoli, per le classi 1^ e 2^, ho creato dei cartellini da fissare alla lavagnetta magnetica. Io li ho plastificati e poi ho fissato delle strisce magnetiche adesive per alternarli sulla lavagnetta. Naturalmente ho aggiunto dei disegni per aiutare i piccoli nella lettura.

Oltre alle materie ho inserite delle diciture per delle attività tipiche che si svolgono a scuola: ASCOLTO, LETTURA, SCRITTURA…

Ho preparato anche dei titoli: ATTIVITÁ da fissare in alto e COMPITI che io pongo in basso sulla lavagnetta.

In classe 1^, i primi mesi di scuola, per i bambini è difficile arrivare all’ora della ricreazione, il tempo sembra non finire più e la ricreazione è tanto lontana, pertanto nella mia scuola, abbiamo deciso di fare una breve pausa, una PICCOLA MERENDA, nella quale i bambini possono riposare, andare in bagno, bere o mangiare qualcosa. Per spezzare le lunghe ore.

Naturalmente è possibile avvisare i bambini delle attività in molteplici modi. Utilizzando la lavagna di ardesia, delle immagini, dei cartelloni. Avvisando a voce cosa si farà, stendendo un’agenda di classe….

A voi la scelta della modalità più adatta al vostro ambiente!

4 BREVI PAUSE

Quando si hanno dinanzi lunghe ore di lezione è bene prevedere brevi pause soprattutto tra attività cognitivamente complesse.

Ad esempio ci si può ricaricare e riposare un po’:

  • cantando tutti insieme una canzone
  • facendo delle cornicette
  • sfogliando un libro a scelta con un compagno
  • disegnando liberamente

5 LEZIONE SEGMENTATA

Pianificare le lezioni prevedendo momenti differenti.

Considerare all’interno della lezione una fase di accoglienza, una di spiegazione, un’altra di attivazione dei bambini, magari in piccoli gruppi, una ancora di condivisione con la classe dei lavori svolti, un lavoro in autonomia, il tempo per assegnare un compito per casa relativo alla lezione svolta.

Inserire, se possibile, attività digitalmente integrate per sostenere l’attenzione dei bambini. Può essere parte di una presentazione iniziale dell’argomento o la richiesta da svolgere agli alunni. O ancora potrebbe essere il momento finale di condivisione.

Alternare momenti supporta l’attenzione sostenuta e facilita la partecipazione di tutti. Il coinvolgimento è maggiore poiché i momenti si alternano con modalità e richieste piuttosto brevi e differenti.

Per approfondimenti qui.

6 STABILIRE POCHE REGOLE, CHIARE

Stabilire con gli alunni le regole condivise che tutti dovranno rispettare. Le regole di classe è bene condividerle fin da subito, i primi giorni di scuola. Poche regole, chiare appese a cui far riferimento anche solo indicandole con un dito o con uno sguardo, senza nemmeno parlarne.

“Vi ricordate che avevamo deciso così?”

“Abbiamo detto che…”

“Mi pare che insieme eravamo d’accordo di fare…”

Non servono più spiegazioni, le regole sono state stabilite e sono lì appese, chiare, basta solo richiamarle.

É opportuno che siano poi espresse in positivo, non divieti: senza il NON!

Invece di “NON URLARE”, sarà “PARLARE A BASSA VOCE” … E COSì VIA!

7 CALENDARIO DELLE EMOZIONI

Quanto è importante conoscere le emozioni, denominarle, discuterle, conoscerle per poi saperle gestire e modulare? Tantissimo!

Esprimere gioie e preoccupazioni, iniziare a gestire il turbinio di emozioni che ognuno ha dentro di sé aiuta i bambini nel loro percorso di crescita, favorisce l’empatia e la costruzione di un clima di classe positivo.

Ve ne ho parlato in due altri articoli: qui per le prime classi e qui per i bambini di 4^ e 5^.

Calendario emozioni classe 5^

8 ACCOGLIERE I BAMBINI AL MATTINO

Al mattino come accogliete i vostri alunni? Sentirsi attesi, iniziare con un sorriso, un balletto, un abbraccio non è meglio che un saluto affrettato?

Prima di varcare la soglia dell’aula chiedo ai miei alunni, uno per uno, cosa vogliano come saluto: un balletto, un colpo di tacco, un cuore disegnato con le mani…

Iniziare la giornata in questo modo non è meglio? Non fa sentire ognuno come parte importante di una relazione, prima di tutto? Non è forse questa la base del rapporto educativo?

9 LASCIARE SPAZIO AI RACCONTI DEI BAMBINI

Concedere ai bambini di parlare. So che spesso le attività da fare sono incalzanti, le ore di lezione sempre troppo poche e gli obiettivi da raggiungere incombenti, ma a volte dobbiamo rallentare.

Dare spazio ai piccoli di raccontare una loro esperienza. Facciamoli sentire importanti, parte di un gruppo che vuole condividere esperienze allegre e tristi.

Gli ultimi anni, segnati dalla pandemia, hanno fatto emergere il grande bisogno di comunicare che c’è nei nostri alunni. Concediamogli il tempo per emergere.

Link utili

Vi metto solo qualche link utile ad incontri o libri, ma su questi argomenti la bibliografia è immensa.

Daniele Fedeli – Pedagogia delle emozioni

https://www.ibs.it/pedagogia-delle-emozioni-sviluppo-dell-libro-daniele-fedeli/e/9788867090884

https://www.giunti.it/autori/daniele-fedeli-5361

Giuseppe Riva

https://www.studentibelluno.it/le-scuole-in-rete/843-riva-21

https://docenti.unicatt.it/ppd2/it/docenti/06087/giuseppe-riva/profilo

Dario Ianes

https://www.facebook.com/dario.ianes/videos/una-proposta-e-una-comunità-di-pensiero/763420224277758/

https://www.erickson.it/it/autori/dario-ianes

Filippo Barbera

La lezione segmentata

https://www.zanichelli.it/ricerca/prodotti/la-lezione-segmentata

https://www.zanichelli.it/ricerca/prodotti/la-lezione-segmentata

Coping power nella scuola primaria

https://www.erickson.it/it/coping-power-nella-scuola-primaria

Il calendario delle emozioni