Per iniziare a riflettere sui mesi e il loro scorrere ho proposto ai miei alunni di costruire la linea del tempo delle vacanze estive finite da poco.

Poterci muovere su un tempo piuttosto lungo, tre mesi, indicando fatti personali, vissuti dai bambini, rende questo lavoro più significativo e coinvolgente.

Prima fase

Siamo partiti dal completare il libro dei mesi realizzato durante il corso della classe 1^ mese dopo mese.

Abbiamo inserito i mesi di luglio e agosto e per ciascuno i bambini hanno indicato due fatti personali. Ad esempio il giorno in cui hanno compiuto una gita, la partenza per il mare, la giornata trascorsa in una città o in un parco divertimenti…

Ogni bambino ha scelto poi una data, una sola, da riportare sul cartellone con la linea del tempo delle vacanze estive. Come segnalino per indicare la data e il luogo i bambini hanno attaccato una piccola immagine del luogo, ho proposto la scelta tra 4 possibili luoghi: mare, montagna, città o parco divertimenti.

Qui trovate le schede con le immagini da scaricare.

Qui vedete il cartellone in costruzione. Ogni bambino ha indicato la data e ha scritto il suo nome con un pennarello, sotto la freccia corrispondente, infine ha incollato il luogo della sua vacanza.

Man mano che il cartellone con la linea del tempo delle vacanze estive veniva costruito è diventato fonte di tanto osservazioni. I bambini hanno notato contemporaneità, successioni, chi è partito prima e chi dopo, abbiamo inserito anche delle date di riferimento: l’ultimo giorno di classe 1^, la festività di ferragosto e il primo giorno di scuola di classe 2^.

Ho raccolto e trascritto le varie osservazioni dei bambini e poi incollate in fotocopia sul quaderno di storia.

Seconda fase: lavoro sul quaderno

Ora trasformiamo la linea del tempo delle vacanze estive in un istogramma. Lavoriamo sul quaderno con il supporto dello schermo digitale presente in classe. Per lavorare in modo efficace sul quaderno noi abbiamo usato un foglio a quadretti centimetrati.

Abbiamo deciso insieme i colori da assegnare ad ogni ambiente e pensato dei semplici disegni che li rappresenti. Poi ogni bambino ha indicato la “sua” località di vacanza ed è venuto a colorare il mattonino corrispondente sullo schermo digitale.

A questo punto ho chiesto ai bambini cosa vedevano e ho raccolto le loro osservazioni.

Confronto

Ora in classe abbiamo due differenti grafici che ci raccontano lo stesso argomento: la linea del tempo delle vacanze estive e l’istogramma sullo schermo di classe (per sicurezza l’ho salvato e anche fotografato, per averlo sempre disponibile). Ma che differenza c’è tra i due grafici? Come si chiamano? Cosa posso scoprire osservando uno o l’atro?

Tutti ci siamo messi ad osservarli e ne sono nati tanti confronti e, nuovamente ho raccolto le osservazioni dei bambini.

Trasformiamo il grafico

Per noi il passaggio successivo è stato quello di trasformare l’istogramma. Abbiamo quindi “ribaltato” il grafico, per abituarci a vedere una stessa rappresentazione in modi differenti, per non essere rigidi nell’intendere un istogramma solo con le barre disposte verticalmente, per cercare di diventare flessibili e leggere in modo sempre più completo i grafici.

Dunque la linea del tempo delle vacanze estive diventa un lavoro che va via arricchendosi. Si ampliano anche le abilità richieste ai piccoli per farle diventare, pian piano, competenze.

Vi metto qui la scheda che noi abbiamo utilizzato per ribaltare il nostro “grafico a torri”. Avevo previsto di assegnarla per casa, ma poi l’abbiamo completata in classe, lavorando a coppie e riflettendo tanto tanto insieme. La scheda ha il grafico doppio, vale per due bambini.

Naturalmente a lavoro concluso abbiamo confrontato i due istogrammi, quello disposto in verticale realizzato con schermo digitale e foglio a quadretti e quello disposto in orizzontale. Quali differenze ci sono? Come sono le torri nel primo e nel secondo? Oltre alla disposizione delle torri, ci sono altre differenze?

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