In classe seconda primaria abbiamo iniziato a conoscere l’orologio analogico.

Dopo l’esperienza compiuta con lo “gnomone” in cortile, abbiamo iniziato a conoscere l’orologio.

Come prima attività ci siamo confrontati in classe sugli orologi: quali tipi i bambini conoscevano o quali possedevano.

Orologio digitale e analogico

Abbiamo quindi provato a cogliere le differenze tra questi due tipi di orologio: l’orologio digitale e quello analogico. Abbiamo colorato degli orologi e colto differenze con la scheda che trovate qui sotto.

Questi disegni ci sono poi serviti per completare la copertina del nostro lap book sull’orologio.

Il quadrante

A questo punto abbiamo iniziato ad analizzare l’orologio analogico. A scuola abbiamo a disposizione un grande orologio, costruito da una mia collega anni fa e lasciato a disposizione dei bambini, davvero un grandissimo regalo. Ci è stato molto utile per conoscere questo strumento.

Sul quaderno abbiamo lavorato con la scheda che trovate qui sotto: l’orologio e le etichette da ritagliare e incollare per conoscere le parti dell’orologio.

Noi abbiamo colorato di rosso la lancetta più piccola, quella delle ore e in blu quella che indica i minuti. Abbiamo notato però che l’orologio appeso alla parete ha anche una terza lancetta, sottile ma molto veloce, la lancetta dei secondi. Ogni bambino l’ha disegnata sul proprio quadrante con il pastello verde.

Il grande orologio in legno che abbiamo in classe.

Le ore

Una volta conosciute le parti dell’orologio abbiamo imparato a indicare l’ora esatta. A turno ci siamo alternati ad indicare le ore sul nostro grande orologio.

Sul quaderno, sotto al quadrante ognuno ha scritto l’ora (quella che si ricordava) in cui si sveglia al mattino. L’ora in cui la sveglia “birichina lo sveglia”. Poi abbiamo analizzato insieme con una scheda le ore dalle 8:00 alle 13:00, per noi la fine della mattinata di lezioni.

Da noi la scuola inizia alle 8:00 e termina alle 13:00, come orario mattutino pertanto ho preparato questa attività. Trovate insieme anche la scheda per le successive ore pomeridiane.

La piccola e semplice cornice che notate sotto alla scheda noi l’abbiamo fatta cercando di stimare il tempo necessario per eseguirla. Dopo la mia proposta di realizzarla ho chiesto che i bambini indicassero un possibile tempo (minuti) di esecuzione. Per controllare abbiamo attivato un timer sullo schermo digitale. In questo modo cerchiamo avvicinarci a stimare la durata, relativa allo strumento che stiamo imparando ad utilizzare.

Esercizi con l’ora esatta

Per esercitarci a conoscere l’orologio e in particolare a indicare l’ora esatta, ho preparato degli esercizi da svolgere a casa o a scuola, prima di intraprendere le ore pomeridiane.

Scheda con esercizi per due bambini.

Questa scheda noi l’abbiamo usata come ripasso prima di conoscere le ore pomeridiane.

Scheda di ripasso: i bambini si alternavano a indicare l’ora sull’orologio di classe e indicavano la risposta corretta.

Le ore pomeridiane

Dopo l’attività di ripasso con una scheda in cui evidenziare l’ora esatta, abbiamo conosciuto le ore pomeridiane.

Prima di lavorare sul quaderno abbiamo realizzato un orologio sul nostro lap book.

Sul quaderno

Come per le ore antimeridiane ci siamo riferiti alla nostra quotidianità scolastica pensando alle attività che vengono, solitamente svolte nel pomeriggio.

Noi abbiamo lavorato con questa scheda: le ore pomeridiane.

Ora dopo ora siamo arrivati all’ora di cena e di dormire. Al sonno notturno abbiamo dedicato una facciata cercando di riprodurre l’onomatopea del nostro respiro. Per “ascoltarlo bene” abbiamo provato a rilassarci un po’ appoggiando la testa sul banco e rimanendo in silenzio…

Per completare la pagina delle ore notturne è possibile inserire uno di questi disegni.

A coppie poi, con il supporto del nostro lap book orologio, ci siamo esercitati a far corrispondere le ore antimeridiane e pomeridiane.

Per noi è stata anche l’occasione di riflettere sui termini mezzogiorno e mezzanotte.

Ho acquistato, tempo fa, il percorso per la lettura dell’orologio della maestra Larissa, che trovo molto utile. Qui sotto ne vedete una scheda.

Riflettere sulle durate

A questo punto ci siamo soffermati a riflettere, un po’ al giorno, sulle durate delle nostre azioni. Abbiamo provato a stimarne alcune per circa due settimane.

Abbiamo costruito una semplice tabella su un foglio centimetrato indicando 4 colonne con delle piegature prima e con delle linee a pastello poi.

Abbiamo indicato queste durate:

  • 1 SECONDO
  • 1 MINUTO
  • 5 MINUTI
  • 10 MINUTI

Nell’arco di circa due settimane abbiamo indicato nella tabella la durata, controllata con le nostre clessidre o con il timer sullo schermo di classe, di alcune azioni.

Abbiamo misurato il tempo necessario per:

  • battere gli occhi
  • fare ciao con la mano
  • sedersi
  • alzarsi
  • mangiare una caramella
  • scrivere 3 volte il proprio nome e cognome
  • fare una pausa tra un’attività e l’altra
  • completare metà di un esercizio…

Così ci siamo allenati a cogliere il fluire di secondi e minuti.

Il ritmo del 5

Siamo giunti al momento di conoscere il “ritmo del 5”. Le schede che vedete sono di Maestra Larissa, le ho solo adattate alle nostre esigenze, cambiandole un po’.

Per noi è stato funzionale osservare l’orologio di classe, il timer e le nostre clessidre.

Link utili

La mia vetrina IL TEMPO con le clessidre, il timer e gli albi utilizzati

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