Cosa si intende per dettato “a buchi”?

Il dettato “a buchi” o “crucidettato” con griglie è uno strumento davvero utilissimo per supportare l’apprendimento della lettura e della scrittura. Di solito viene proposto a tutti i bambini nel corso del primo anno della scuola primaria: completare “griglie” predisposte con lettere da inserire, magari associate ad un disegno è una pratica comune proposta in tutti i manuali o libri di testo.

In classe prima propongo di usare i quadretti centimetrati, quindi è semplice abituare i bambini a questa pratica: una lettera un quadretto! Per facilitare la comprensione del compito e dello spazio grafico si possono delimitare i quadretti da utilizzare, di ogni parola, con matita e righello.

Crucidettati

Per questo, per i bambini di classe 1^, ho preparato anche dei dettati con griglie o “crucidettati” che aiutino i piccoli nel compito di scrittura.

Alcuni li trovate qui sotto, se possono esservi utili.

Nel nome del file da scaricare trovate le lettere presenti nelle parole.

Dettato dopo dettato cerco di aumentare il numero di parole, nei primi sono 4 o 5, poi ne aggiungo fino a 10. Saranno 20 a fine classe 1^.

Oltre al numero di parole, aumenta, mese dopo mese, anche la complessità delle parole. Nei primi dettati propongo bisillabe piane con struttura consonante/ vocale, ad esempio MELA, LUNA, LANA e termini formati da tre lettere come APE, UFO, UNO. Poi anche parole trisillabe piane, come LIMONE, MELONE, MATITA.

Nel dettato qui sotto ho inserito anche due parole con gruppo consonantico complesso consonante/vocale/consonante CVC: SALTO e PORTA.

Dalla classe 2^

Superata questa prima fase, dalla classe seconda in poi, solitamente si cambia tipo di rigatura, allografo (i piccoli iniziano ad utilizzare il corsivo) e le difficoltà ortografiche, pian piano, sono tutte presenti. Per qualcuno permangono o si palesano delle difficoltà: ascoltare, ricordare le parole dettate, scrivere rispettando il ritmo della classe, rievocare la forma dei grafemi, prestare attenzione a digrammi, trigrammi, doppie … AIUTO!!! Quante cose da tenere a mente tutte insieme!

Per questi motivi chiedo ai bambini di scrivere durante i dettati, anche in classe seconda, utilizzando lo stampato maiuscolo, il carattere in cui i bambini sono più sicuri, allenati e veloci, che non richiede molto impegno per la realizzazione grafica perché ormai è stabilizzato.

Perché predisporre un dettato con griglie?

Perché è utile il dettato “a buchi” con griglie o crucidettato?

Un dettato così strutturato aiuta i bambini a

🔹esercitare un maggior controllo sulla trascrizione grafema-fonema

🔸ridurre le aggiunte o le omissioni di lettere/sillabe

🔹conoscere e fissare le regole ortografiche

🔸 mantenere un’attenzione più sostenuta

🔹 favorire la concentrazione

🔸ridurre l’ansia

Come predisporre il dettato?

Non è difficile predisporre un dettato di frasi o di un cruci-testo: ogni parola è strutturata, preparata in una griglia. Si può decidere di preparare parola per parola o alternare parole scritte e termini da completare. Lo si può fare con matita e righello su un foglio quadrettato o crearlo utilizzando un programma di scrittura (word, pages, documenti google, canva…).

Man mano che i bambini divengono più abili e i brani o le frasi più lunghe, si può togliere la griglia o alternarla a parole già scritte.

Il dettato “a buchi” con griglie: pratica didattica inclusiva

Il dettato “a buchi” o crucidettato è poi un validissimo aiuto per bambini in difficoltà fin in classe 5^, come ad esempio gli alunni con un disturbo specifico di apprendimento, con difficoltà di attenzione o di memoria. Diviene una modalità fortemente inclusiva per permettere ai bambini di svolgere in classe, con i compagni, la stessa attività, rispettando gli stessi tempi, solo con un supporto in più: un foglio con il dettato già predisposto. La mia semplificazione varia da caso a caso: c’è chi ha bisogno di molte parole e poche griglie e chi viceversa riesce a seguire la dettatura con il supporto di poche parole, ma della struttura “a griglia” del resto del brano.

Di solito, comunque, a inizio anno propongo il dettato con una parte di testo inserita per permettere al bambino in difficoltà di riprendere il ritmo del lavoro e di allenarsi alla concentrazione richiesta per svolgere tale compito. Con il passare dei mesi tolgo sempre più parole, ma lascio la struttura “a buchi”.

Se possibile, quando il bambino appare più sicuro, lascio scrivere direttamente sul quaderno la prima frase, poi, se affaticato, propongo di proseguire con la struttura “a buchi”.

Articolo sull’importanza dei dettati

Vi rimando ad un articolo che avevo scritto sull’importanza del dettato come strategia per la pratica didattica.

Libri per dettati Erikson

Libri dei dettati

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