Con i miei alunni di classe 5^ abbiamo provato a scrivere un testo in modo multimediale usando un tablet. Come? Ecco il nostro percorso.

Sono partita, come di consueto in quest’anno scolastico, da un brano tratto da Il Re dei ladri di C. Funke edito da Mondadori.

Il compito assegnato ai miei alunni è di proseguire il brano immaginando cosa potesse succedere, volando con le ali della fantasia (una delle metafore che uso di consueto in classe).

Naturalmente il protagonista è Bo, uno dei piccoli personaggi del libro, poi ci possono essere i cavalli dorati della basilica di San Marco, il Leone alato simbolo della città, elementi di cui abbiamo letto e parlato insieme. Poi potevano aggiungere chi volevano.

I bambini per questo compito lavorano in piccoli gruppi di due o tre elementi. Ho formato io le coppie o i terzetti.

Naturalmente ci sono state le consuete raccomandazioni: seguire le istruzioni con attenzione, utilizzare il tablet con cura e accortezza, rispettare l’alternanza nell’utilizzo.

I bambini erano impazienti e motivati.

Sono stati bravissimi!

Prima fase: la raccolta di repertori

Prima di scrivere un testo con l’Ipad, ho chiesto ai miei alunni di cercare delle immagini che sarebbero servite anche successivamente.

Ho consegnato i dispositivi e una volta accesi e sbloccati li ho guidati ad accedere al motore di ricerca, a scrivere sulla barra “Piazza San Marco Venezia”. Scelta l’immagine preferita, selezionarla e aggiungerla a foto.

Ho indicato di salvare

  • 4 foto di piazza San Marco
  • 4 immagini dei cavalli di bronzo della Basilica
  • 4 foto del Leone alato di San Marco
  • 2 foto di cavalli reali

Gli scopi di questa ricerca erano per me molteplici

  • familiarizzare con lo strumento imparando alcuni semplici passaggi
  • iniziare ad alternarsi nelle fasi di lavoro salvando un’immagine a testa così da imparare e velocizzarsi nell’utilizzo del touch (per pochi i vari passaggi erano noti)
  • conoscere meglio l’ambiente in cui si svolge il racconto che chiedo di scrivere
  • creare dei “repertori”, una sorta di banca d’informazioni, a cui far riferimento durante la stesura del testo, facili e comodi da consultare

A questo punto ho fornito io una scheda con tanti termini riferiti al cavallo. Ho chiesto dunque ai bambini di leggere e evidenziare le parole che avrebbero potuto servirgli durante la stesura del testo.

Quaderno con il brano e i “repertori” forniti da me

Bene ora i miei giovani scrittori avevano materiali sufficienti per iniziare a scrivere.

Seconda fase: la generazione di idee

Come primo strumento ho chiesto di realizzare una presentazione che contenesse 7 slides.

  1. TITOLO
  2. EVENTO DI INIZIO
  3. PERSONAGGI
  4. EMOZIONI E SENTIMENTI
  5. FATTI PRINCIPALI
  6. DOVE?
  7. QUANDO?

Alla lavagna ho scritto i titoli che avrebbero avuto le slides, così che potessero procedere in autonomia.

La struttura della nostra generazione di idee
La seconda parte della nostra generazione di idee

Ho proposto che la struttura della slide fosse sempre la stessa, tra quelle di base proposte, con una foto a destra, scelta tra quelle salvate. Nella parte sinistra il titolo e sotto gli elementi o le frasi da inserire così che i bambini potessero iniziare a generare idee per costruire il loro testo.

Una volta terminata la presentazione è ora di mettersi a scrivere il testo.

Al lavoro sul testo

Terza fase: la stesura del testo

Ho suggerito ai bambini di iniziare a stendere una brutta copia, come di consueto. Con il tablet davanti e il quaderno aperto per rileggere le informazioni iniziali o per cercare termini nella scheda consegnata con tante informazioni sui cavalli, i piccoli scrittori si sono messi al lavoro.

Scrittori al lavoro

Una volta che il testo era avviato con le idee definite, ho invitato i bambini a iniziare a scrivere il testo direttamente con il tablet utilizzando il programma di scrittura presente nel device.

Il mio ruolo, e quello delle insegnanti di sostegno quando potevano essere con me, era di passare da un piccolo gruppo all’altro per fornire indicazioni, suggerimenti anche nei piccoli passaggi tecnici: lettere maiuscole, accenti, apostrofi… molte scorciatoie le hanno intuite da soli, velocemente.

Quando le frasi formavano capoversi passavo a iniziare a revisionare insieme e a dare indicazioni sul testo: l’uso di sinonimi per evitare ripetizioni, il controllo dei tempi verbali, la punteggiatura.

Come ultimo aspetto sono passata ad indicare ad ogni coppia o terzetto come formattare il testo: colore, carattere, interlinea.

Alcuni bambini conoscevano già gli strumenti perché possiedono lo stesso tablet, altri incuriosito erano andati a consultare e cercare informazioni.

La motivazione per procedere con questo strumento è stata molto alta e tutti sono stati coinvolti da questa mezzo per scrivere i testi. La tecnologia touch per i nostri alunni è trasparente ed immediata.

Ultimi passaggi

Una volta terminati i testi, i tempi sono stati differenti da groppo a gruppo, i bambini si sono inviati il testo dal tablet al proprio indirizzo mail di Istituto, la nostra scuola ha adottato la GSuit di Google. In aula informatica, infine hanno potuto accedere alla mail e salvare il testo nel proprio drive.

Prosecuzione dell’attività

Questo lavoro ha richiesto parecchie ore di lezione, non le ho quantificate esattamente, ma gli ho dedicato tutto il tempo necessario per procedere con calma, in modo che tutti potessero compiere più volte gli stessi passaggi per memorizzarli. Ho dato uguale importanza sia alle abilità e competenze linguistiche richieste per la stesura del testo sia a quelle di tipo digitale e informatico.

Realizzazione di un disegno

Per poter seguire i bambini e dedicare loro la calma necessaria ho proceduto con la lettura del nostro libro e assegnato un nuovo compito che potessero svolgere in autonomia mentre attendevano la revisione del testo da compiere insieme o il passaggio, sempre in piccoli gruppi, in aula informatica.

Per l’uso in contemporanea dell’aula informatica ho utilizzato alcune ore di compresenza che mi sono state assegnate quest’anno, un lusso, ma anche un’esigenza per attività così complesse.

Quindi i bambini erano impegnati e motivati anche in questa nuova attività da svolgere con il supporto del tablet, sempre in coppie, mentre io potevo dedicarmi a revisionare, un gruppo alla volta il testo e a spiegare i successivi passaggi per il salvataggio del testo prodotto.

I tablet che ho a disposizione in questo periodo si stanno rivelando uno strumento davvero funzionale alla didattica.

Sono dei supporti potenti, inclusivi e dei fenomenali facilitatori per molteplici attività.

Divisi in piccoli gruppi di 2 o 3 elementi, i bambini hanno ricercato le immagini del palazzo veneziano che, a loro parere, più rappresentava quello raccontato dall’autrice.

Con il testo a fianco e il tablet davanti ognuno ha disegnato il “suo” palazzo, come se lo era figurato. 

Vittorio Grotto riporta: “Insegnare a vedere per insegnare a capire. Leggere e interpretare un’immagine implica e attiva processi di elaborazione per essere davvero compresa, simili a quelli attivati per cogliere il significato del testo scritto”.

I risultati sono stati splendidi, meravigliosi palazzi, vi assicuro più di 40 palazzi veneziani uno diverso dall’altro, pur essendo partiti dallo stesso brano e da foto simili, a volte dalla stessa fotografia di Venezia!

Ogni bambino ha fatto proprio quel testo, ha interpretato, ha costruito dei significati, ha realizzato un disegno unico, così come naturalmente deve essere.

Come sempre, quest’anno, siamo partiti da un brano del libro “Il re dei ladri” di C.Funke edito da @Mondadori che stiamo leggendo in classe.

Link utili

Il mio riferimento per la scrittura è la Professoressa Lerida Cisotto

Ho tratto molti spunti da questo testo:

Scrivere testi in 9 mosse

https://www.erickson.it/it/scrivere-testi-in-9-mosse?gclid=CjwKCAjw9LSSBhBsEiwAKtf0nwxLhYk4_5xIRqamHl5nVfTEvJRknPrLE-KdLJCPiyv4xfGqlXgIIBoCRqIQAvD_BwE